peso ideale

Peso ideale: oltre i numeri

Una delle domande che mi si pongono più di frequente durante una visita è “dottoressa, qual è il mio peso ideale?”. Domanda posta sia da donne normopeso, che da donne che hanno bisogno di intraprendere un percorso di dimagrimento.

Peso: numeri e bilancia. Per un attimo.

Il peso è un numero.

Un numero così essenziale, importante, su cui fare così attenzione? In parte, ma non conta solo il numero che vedete sulla bilancia.

Il peso, rapportato all’altezza, è vero, ci riporta un valore che permette di identificare la condizione “clinica”: sottopeso, normopeso, sovrappeso, obesità.

infografica bmi

Ognuna di queste fasce deve essere gestita diversamente, tenendo conto non solo dei numerini (peso e BMI), ma anche di altre componenti: come si mangia, la natura del sottopeso o sovrappeso, gestione di co-morbilità, rischio di possibili complicanze. 

E il peso ideale? Si pensa che il peso ideale sia quel valore che si ottiene rapportando il peso all’altezza e che è correlato a un BMI esattamente nel mezzo della fascia di normopeso (ovvero un BMI di 22,5).

Ad esempio: il peso ideale di una donna alta 1,70 dovrebbe essere, secondo la formula del BMI (a 22,5), 65 kg.

Non è assolutamente vero, almeno non per tutte.

Come usare i dati del BMI

Anche a me capita di usare il BMI in studio, ma non tengo in considerazione solamente questo. Perché ha numerosissimi limiti:

  1. Non tiene conto della massa muscolare e distribuzione dei liquidi
  2. Non tiene conto della distribuzione del grasso corporeo nella figura (a livello addominale? a livello glutei-gambe?)
  3. Non ha alcuna rilevanza soggettiva: bisogna fare delle considerazioni molto personali, legate alla propria storia ponderale, alla costituzione, all’alimentazione, allo sport, alle cure farmacologiche…
  4. Non tiene conto dell’equilibrio ormonale e delle eventuali patologie e cure legate agli squilibri ormonali (PCOS in primis)

Durante una visita è giusto valutare sia il peso che i centimetri che, molto spesso, hanno molta più importanza di quel numerino sulla bilancia. Soprattutto se si inizia a praticare attività fisica con costanza.

Il peso ideale: questione di benessere

La mia risposta quando, appunto, mi viene chiesto di identificare il peso ideale, è molto diversa da quella che ci si aspetta. Non do un numerino, ma mi piace fare un discorso più ampio.

Metti da parte calcoli, formule e tabelle e concentrati su te stessa.

Se sei in normopeso il peso ideale è quel peso in cui tu ti senti bene e in forma. E’ il peso in cui riesci a fare attività fisica regolarmente, in cui le tue energie sono prestanti, in cui capelli e unghie sono in salute, in cui ti trovi in equilibrio, non hai problemi articolari o muscolari e il ciclo mestruale è regolare. Quando tutto va bene nel tuo corpo e riesci a cogliere i segnali del suo benessere significa che anche il tuo peso si trova in un range di equilibrio.

Se devi perdere peso, non è utile darti degli obiettivi troppo lontani. Se ti concentri solo ed esclusivamente sul risultato di una formula, puoi sentirti persa e senza speranze. Ma forse non è il peso adeguato a te!  Non è utile pensare a quello devi riuscire a ottenere in termini assoluti, ma a quello che si puoi fare per te stessa ai fini di stare meglio. Mangiando bene e correttamente, meglio se ti dai degli obiettivi realistici e raggiungibili, magari proseguendo step by step.

Pensa al peso che hai visto nel corso degli anni e in cui stavi bene, ti vedevi bene (tu, non gli altri). Non importa se non è vicino a quel BMI di 22,5 che, in teoria, dovrebbe significare “peso ideale”, perché, come abbiamo detto, può non essere quello il tuo peso ideale.

Ulteriore focus sul peso ideale: il set point metabolico

Il set point è la quantità di grasso che il cervello percepisce come sicura ed ideale, e tende quindi a regolare molte variabili: spesa energetica, metabolismo basale, ma soprattutto i livelli ormonali. Quando la quantità di grasso corporeo aumenta o diminuisce molto rispetto al set-point anche la fertilità dettata dai livelli ormonali ne risente.

Se una donna è sempre stata magra (come si suol dire, per ereditarietà) il suo set-point sarà basso. Oppure ancora, se una ragazza ha sempre svolto attività sportiva agonistica fin da piccola, avrà una quantità di massa grassa inferiore e un set-poi inferiore. E quindi, se ben nutrita e senza altre problematiche, nessuna carenza di tipo ormonale.

Ma facciamo un esempio pratico

Una ragazza, mediamente attiva, che all’età del menarca e per la maggior parte della sua adolescenza ha un peso di 60-62 kg (normopeso, BMI 22,5). Capite che quello è il peso (con relativa massa grassa) che il suo cervello ha impostato come safe, del tipo “con questo peso tu puoi sopportare una gravidanza, puoi essere sana, ti do tutti gli ormoni necessari”.

Poi succede che in età adulta, per diete restrittive e attività fisica, perde peso fino a raggiungere i 52-54 kg. Ben lontana dal suo set-point. In questo modo difficilmente i livelli ormonali saranno ottimali per supportare la fertilità.

Amati, qualunque forma abbia il tuo corpo.
Apprezzati per ciò che sei e quanto riesci a fare per amarti.

Me lo prometti: smetterai con i calcoli?

F.

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