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Svezzamento: la nostra esperienza

Svezzamento o alimentazione complementare: ho deciso di raccontare nero su bianco come è stato l’inizio della nostra esperienza di cibo. Il nostro “meraviglioso viaggio alla scoperta degli alimenti”, citando una frase ripetuta dalla mia collega Verdiana, esperta in materia.

Perchè non parlerò di svezzamento e alimentazione complementare sui social e in consulenza?

Mi limiterò a raccontare questo viaggio attraverso gli occhi di una mamma, lasciandovi qualche esempio dei nostri piattini, esperimenti e anche errori.

Per il lato professionale c’è sempre lei, la “zia” Verdy!

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Quando iniziare a proporre gli alimenti o lo svezzamento?

Le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità informano che non esiste un momento preciso e uguale per tutti in cui iniziare il divezzamento: questo è importantissimo perché spesso si tende a guardare i mesi raggiunti dal bambino anziché le sue abilità.

Le società scientifiche e l’Organizzazione mondiale della sanità concordano nel consigliare l’allattamento al seno esclusivo nei primi 6 mesi di vita: “Laddove non sia possibile attendere i 6 mesi il divezzamento non dovrebbe avvenire prima della 17esima settimana e comunque non oltre la 26esima”.

Quindi abbiamo capito che non c’è una data anagrafica comune a tutti i bambini. Avere sei mesi non significa essere pronti.

E quindi cosa deve fare una mamma?
Osservare, osservare il proprio bambino!

Io mi sono fatta guidare da Aurora nel capire come gestire i pasti, ma ancori più è stato essenziale per capire i suoi tempi.

A cinque mesi e poco più ha manifestato insofferenza nello stare a tavola nella sdraietta e abbiamo quindi adattato il seggiolone. Da seduta molto meglio: e stava bene dritta. Questo passaggio è importante per limitare il rischio soffocamento!

Ma non poteva essere pronta perché mancavano gli altri segnali.

Mancavano dieci giorni al compimento dei sei mesi e ho notato che aveva iniziato a perdere il riflesso di estrusione della lingua.  Altro step importante per limitare il rischio soffocamento!

Ma mancava quello più importante: non era ancora minimamente interessata al cibo e io non volevo sforzarla, avevamo ancora tempo!

E poi così, un giorno ha iniziato a farmi capire che il cibo potesse interessarle perché cercava di rubarmi il cibo dalle mani e osservava sempre con più attenzione

Lì sono iniziati i veri assaggi: prima una carota, poi qualche fusillo…

Direi che ad oggi ha assaggiato molti sapori e consistenze differenti, ha sicuramente i suoi preferiti e i nostri pasti sono un mix di assaggi in autonomia, bocconi accompagnati e cucchiaini volanti!

Per noi è stata davvero un’alimentazione complementare: il cibo, almeno fino al nono mese, non ha minimamente sostituito il mio latte, che è rimasto la sua fonte nutrizionale preferita. Ho seguito i suoi tempi. Ogni giorno era diverso dall’altro: giorni in cui mangiava dei pasti pressochè completi e richiedeva meno latte, giorni in cui si tornava agli assaggi e il latte riprendeva ad essere abbondante. Così fino ai nove mesi circa, quando invece ho visto che ai pasti si saziava molto, che mi richiedeva di assaggiare anche qualcosa a colazione e anche gli spuntini si sono fatti più fissi e regolari.

In questa logica il latte (materno o artificiale per chi non allatta) deve essere sempre presente e verrà via via sostituito dai cibi veri, con i tempi di ogni bambino!

In generale è bene iniziare quando il bambino:

  • ha almeno 6 mesi: anche se non è un parametro rigido perché ci sono bambini che sono pronti anche prima
  • rimane eretto con la schiena, per evitare il rischio di soffocamento
  • ha perso il riflesso di estrusione della lingua
  • dimostra interesse verso il cibo, cerca di afferrarlo con le mani e lo porta alla bocca: un consiglio prezioso è quello di portare il bambino a tavola con voi e fargli vedere i vostri pranzi e cene: solo così avrà la curiosità di provare ad assaggiare quello che vede in tavola!

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Quale tipo di svezzamento?

Quando si parla di svezzamento esistono tanti termini differenti.

Svezzamento tradizionale: schema fisso e uguale per tutti i bambini a base di pappe nutrizionalmente bilanciate.

Autosvezzamento o Alimentazione complementare a richiesta: consiste nell’offrire dalla fine del 6°mese cibo della famiglia adattato alle capacità masticatorie del bambino.

Baby-Led Weaning (BLW, svezzamento guidato del bambino): propone l’uso esclusivo delle mani da parte del bambino, offrendo cibo in forma adatta alle capacità prensili del piccolo (verdura a stick, crocchette, stick di patate o polenta, strisce di farinata o frittata, fusilli ben cotti..)

Quale intraprendere? Ascoltate il vostro bambino! Non è necessario seguire rigidamente una via piuttosto che l’altra, quanto piuttosto valutare l’approccio che vostro figlio reputa più adatto a lui e al suo modo di scoprire gli alimenti. Non tutti i bambini infatti si approcciano positivamente alle pappe per poi scoprire che il bimbo è pronto per altri cibi, più solidi. Il bambino che decide di autosvezzarsi si approccia al cibo in maniera autonoma: molto probabilmente inizierà solo con piccolissimi assaggi e quindi non farà un vero e proprio pasto come invece può fare un bambino con svezzamento tradizionale a cui viene proposta la pappa con il cucchiaino. E può anche succedere che quest’ultimo bambino non gradisca quello che gli si propone e continui a preferire il latte in maniera quasi esclusiva fino all’ottavo mese o anche di più. Varia tutto moltissimo ed è una scelta e un percorso davvero individuale.

“E tu, quale tipo di svezzamento stai affrontando con Aurora?” Me lo avete chiesto in tantissimi!

Quello dell’ascolto, mi verrebbe da rispondere. Non mi piace etichettare una cosa che dovrebbe essere naturale.

La realtà è che non lo so, mi faccio guidare da lei. La osservo e vedo quali solo gli alimenti che più la interessano e i modi in cui darglieli.

Non ama essere troppo imboccata. O meglio, non sempre, direi che va a giorni. Preferisce che le metta io le cose sul cucchiaino per poi prenderlo da sola e mirare la bocca (ovvio, facendo finire quasi tutto per terra, ma poi si pulisce!). Ancor di più ama mangiare con le sue mani. Quanto? Quanto ha bisogno: a volte ne chiede di più, altre volte fa fatica a finire ciò che le propongo.

Naturalmente quando le proponiamo alimenti “da grandi” lo facciamo con tagli sicuri, preferibilmente senza sale e nelle consistenze adatte a lei. Ecco, lavoriamo sulle dimensioni e consistenze. Ma per il resto, sta assaggiando di tutto.

Di tutto tranne ciò che è veramente da evitare: miele, zucchero, sale.

#CosaMangiaRori: qualche esempio

Vi lascio qualche esempio dei pasti che ho preparato a Rori in questi mesi. Non li divido in termini di mesi, perchè come ho detto ogni bimbo ha i suoi tempi di inserimento. Ad esempio con i formati di pasta, noi abbiamo iniziato fin da subito a proporle i fusilli (per sdoganare la paura che un po’ avevo sul proporle consistenze solide fin da subito!!), ma ovvio che ci sono giorni in cui la pastina in piccolo formato è la prediletta.

La scelta del cereale dipende da molte variabili: come la vedo durante quella giornata (stanca o agitata e quindi con una propensione maggiore ad essere imboccata? tranquilla e quindi con maggior possibilità che mangi con le mani?), quanto tempo ho a disposizione, cosa mangeremo noi (al 90% mangiamo la stessa cosa, ma capita di ritagliarci quelle 2-3 cene a settimana da fare da soli e quindi la facciamo mangiare prima).

Parentesi verdure

Quando non vedete presente la verdura nella ricettina è perchè gliel’ho proposta cotta sotto forma di stick o a dadini (stick di carota al vapore, di zucchina, di zucca) oppure pomodorini a dadini o fagiolini privati del filamento o ciuffetti di broccoletti e cavolfiori.

Un’altra cosa che ho fatto e che mi ha aiutata moltissimo è stato cuocere al vapore carote, zucchine, pomodori, frullare tutto e poi versare questo composto nelle formelle per i cubetti di ghiaccio: avevo sempre a disposizione dei cubetti di verdure da usare come “brodo” o come “sughetto” per una pastina/orzotto/migliotto/porridge.

Mi raccomando, non esagerate con la quantità di verdure: inizialmente sono sufficienti 2-3 cucchiaini/qualche pezzettino a pasto.

Ecco una piccola lista dei pasti:

  • farfalline con sughetto di pomodoro fresco e robiola/ricotta
  • stelline con sughetto di pesce (pesce fatto per noi e sminuzzato dentro la pastina per lei)
  • miglio con piselli
  • porridge salato con spinaci frullati e tahina
  • risottino + sfilaccini di coscia di pollo arrosto
  • stick di polenta + ceci/cannellini sbucciati e schiacciati
  • orzotto con zucca + farinata di ceci a striscioline
  • risottino allo zafferano con parmigiano (ok, il suo preferito in assoluto!!)
  • crocchette di riso, spinaci e lenticchie rosse (riadattate dall’ebook Crocchettiamo)
  • cous cous + frittatina con zucchine a listarelle
  • migliotto con verdure + uovo strapazzato o sodo sbriciolato
  • polentina morbida + carne trita cotta con sughetto di pomodoro e basilico (una sorta di ragù rapido)
  • pancotto con verdure + ricotta
  • pappa al pomodoro
  • corallini di orzo + legumotti e verdure frullate

Ecco una piccola lista delle merende:

  • in primi frutta, tagliata seguendo i tagli sicuri, offerta scavando la polpa con il cucchiaino o schiacciandola/frullandola: banana, fragole, pesche, albicocche, kiwi, prugne, uva, melone, ananas…
  • pappa di frutta: un frutto frullato + crema di farro (quella che si usa per fare le pappe)
  • banana schiacciata + un cucchiaino di yogurt + cucchiaino di miglio soffiato
  • pesca frullata + un cucchiaino di crema di frutta secca al 100% + cucchiaino di miglio soffiato
  • gelatino di sola frutta (lasciandolo “scaldare” un pochino)
  • al bisogno abbiamo optato per le mousse di frutta

Se vedo che ha ancora fame le offro anche grissini friabili, fette biscottate, pane croccante

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Ecco una piccola lista delle colazioni:

  • yogurt con miglio soffiato e un cucchiaino di crema di frutta secca al 100%
  • yogurt con fetta biscottata sbriciolata e un cucchiaino di crema di frutta secca al 100%
  • assaggi del mio overnight oatmeal con fiocchi d’avena piccoli, yogurt o bevanda vegetale di avena e semi di chia
  • pancakes a striscioline
  • pane tostato sgranocchiato + qualche pezzo di frutta

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Questa la nostra esperienza, con la speranza che possa aiutarti a vivere il vostro viaggio serenamente!

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