Alimentazione intuitiva in gravidanza

L’alimentazione intuitiva è un processo (non un protocollo alimentare) che non prevede regole rigide, ma ti permette di adattare i principi base alle diverse stagioni della vita. Ecco che può essere un aiuto prezioso anche durante la gravidanza. 

La gravidanza è un viaggio, lo dico sempre, e durante questo percorso sorgono nuove sfide, cambiamenti del corpo e modifiche alimentari.
In questi cambiamenti anche lo stile alimentare può adattarsi. 

Come ho scoperto l’alimentazione intutitiva in gravidanza e come è stata preziosa

Per me, le gravidanze hanno spesso fatto affiorare nuove consapevolezze e sono stata un’occasione unica per permettermi di mettermi realmente in connessione con il mio corpo e i miei bisogni. 

Non sono arrivata al test positivo rispecchiando l’alimentazione intuitiva in toto. Ne conoscevo i principi, sì, ma la fiducia nel mio corpo e la mia innata capacità di nutrirmi erano state minacciate da anni di “cultura della dieta” (anche a causa dei miei studi).

Trovarmi incinta e un po’ spaventata però mi ha permesso di affinare l’ascolto e riapprendere il concetto del mangiare in modo intuitivo. Ed è stato soprattutto durante la gravidanza di Olivia che ho riacquistato fiducia nel nutrire il mio corpo senza bisogno di basarmi su troppe regole e input esterni. Sicuramente l’essere dietista mi mette in una posizione di vantaggio. Però anche io sono  umana, donna e avendo vissuto per qualche anno vedendo l’alimentazione come fattore di stress, ero felice di essermi finalmente svincolata da questo aspetto. 

Se si cerca online “cosa mangiare quando si resta incinta” si trovano tantissime pagine dedicate all’alimentazione che contengono istruzioni e regole per aumentare gli introiti di tot calorie, per non mangiare troppo ed evitare un eccessivo aumento di peso, accompagnate poi da liste infinite di cibi immancabili e cibi vietati. Potrebbero essere le stesse indicazioni che puoi trovare in un opuscolo dedicato alla gravidanza nella sala d’attesa del tu* ginecolog*: tutto molto impersonale. 

Fatta eccezione per le informazioni legate alla sicurezza alimentare, tutto il resto andrebbe sempre preso con le pinze e costruito su te stessa. 

L’alimentazione intuitiva mi ha insegnato (ed è ciò che insegno alle mie future mamme) che il mio corpo crescerà nel modo in cui ha bisogno.

L’aumento dei fabbisogni

Tutti inevitabilmente parlano di un aumento di fabbisogni di nutrienti e calorie necessari per sostenere la donna e la crescita della nuova vita. 

In caso di carenze o indicazioni particolari è giusto andare alla ricerca di quali alimenti contengono di più di un determinato nutriente, ma in generale aumentare l’assunzione di cibo in generale può aiutare a coprire tali lacune nutrizionali.

Aumentano i segnali di fame, il corpo semplicemente chiedeva più cibo. E anche se siamo cresciute bombardate da indicazioni tipo “mangia questo per avere meno fame”, “come combattere la fame”, “cosa mangiare per non ingrassare troppo”.

Abbiamo perso connessione con gli stimoli di fame e sazietà, la gravidanza può essere un’opportunità preziosa per ritornare in ascolto. Onora la tua fame. Non mettere in dubbio quei segnali che ti stanno dicendo in tutti i modi che il tuo corpo ha bisogno di qualcosa in più: ascoltali e mangia di più!

L’alimentazione intuitiva durante le gravidanze mi ha ricordato che sono la massima esperta del mio corpo e a te può ricordate che puoi utilizzare i consigli nutrizionali esterni come supplemento alla tua saggezza interna. 

Anche se sono grata di non aver avuto gravidanza particolarmente difficili, ho dovuto affrontare molte delle solite sfide che accompagnano molte mamme, dalle nausee, al reflusso, fino alla carenza di ferro. 

L’alimentazione intuitiva durante la gravidanza mi ha aiutata ad affrontare le mie preoccupazioni legate ai disturbi tipici.

Le nausee: l’alimentazione intuitiva in gravidanza è una grande risorsa

Ho sempre sofferto di nausee nel primo trimestre e con la gravidanza di Olivia anche di reflusso acido per qualche settimana. Avere un ottima conoscenza dei miei bisogni e degli alimenti che potevano aiutarmi mi è stato di enorme aiuto. 

La nausea è sempre arrivata all’improvviso, accesa da odori forti e sapori pungenti. Tutto ha iniziato ad avere un sapore sgradevole e lo stomaco era continuamente in subbuglio. Sapevo che non potevo fare affidamento sul mio stimolo di fame per ricordarmi di mangiare durante questo settimane, quindi mi imponevo di mangiare qualcosa ogni 3 ore circa. Ho fatto del mio meglio per trovare gli alimenti più congeniali a farmi tollerare le nausee e a farmi “sopravvivere”. Per me, quei cibi erano: pane con le olive, taralli, mela Pink Lady o ananas, bruschetta di pane tostato con mozzarella  (quella soda) a cubetti, pane tostato con crema di mandorle e acqua frizzante.

Se soffri di nausea, ci sono cose che puoi fare per gestirla. Mangiare più frequentemente può essere utile, poiché evitare lo stomaco vuoto aiuta effettivamente a tenere a bada la nausea. Un altro modo è iniziare con qualcosa di insipido, come delle gallette di mais, prima del pasto. In alcuni casi, anche l’odore del cibo potrebbe esacerbare la nausea, quindi mangiare più cibi freddi o a temperatura ambiente potrebbe essere un’idea.

Se mangiare diventa davvero difficile, prova a chiederti “ma cosa potrebbe farmi stare un po’ meglio ora?”. Non spaventarti se le tue scelte potrebbero apparire sbilanciate, è una fase che non compromette la tua salute e quella del* tu* bimb*. L’obiettivo è farti stare in piedi!!

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L’inizio della gravidanza

Le voglie in gravidanza: come l’alimentazione intuitiva aiuta

Uno stereotipo comune durante la gravidanza è l’immagine di una donna incinta che mangia sottaceti e gelato nello stesso boccone. E’ un momento della vita (forse l’unico?) in cui una donna è incoraggiata a mangiare di più, liberata dal giudizio. Non è strana questa cosa? Le nostre predisposizioni alimentari e le nostre porzioni sono giustificate dal fatto di essere incinta. 

Aaah, è ancora la cultura della dieta. 

Devo dire che mi è capitato di desiderare qualche alimento in particolare durante le gravidanze (tipo la Coca Cola con il limone o un bel gelato al pistacchio). Tuttavia non ho notato che le mie voglie fossero diverse da quelle che provavo normalmente. 

Ciò è in parte dovuto al fatto che mi sono permessa sempre di mangiare questi alimenti anche al di fuori della gravidanza o di situazioni particolari. Sapendo che mi era permesso mangiare quei cibi anche dopo la gravidanza, non ha fatto sentire queste voglie come eccessivamente intense o stressanti.

E poi sono sempre più convinta che il corpo abbia così tanta saggezza quando sorgono le voglie. Quando desidero un cibo particolare, penso che potrebbe indicare qualcosa che mi manca. Il corpo ho capito che mi segnalava cose che mi avrebbero fatto bene e, grazie alla pratica e all’ascolto, sono diventata in grado di ascoltare quei segnali.

L’alimentazione intuitiva durante la gravidanza mi ha aiutato sapendo che ho sempre il permesso di mangiare e di ascoltare ciò di cui il mio corpo ha bisogno/vuole.

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Il fabbisogno di ferro in gravidanza

La gravidanza comporta già abbastanza stress e aggiungere ulteriore stress a causa dell’alimentazione non aiuta. Lavorare ora sul tuo rapporto con il cibo può avvantaggiarti in situazioni future (inclusa la gravidanza, se è qualcosa che desideri) così come in molti altri cambiamenti della vita che potrebbero arrivare.

Se sei incinta può essere un ottimo momento per appoggiarsi a un’alimentazione intuitiva e imparare ad ascoltare il tuo corpo per guidare l’alimentazione. Se hai bisogno di qualche consiglio, sarò felice di aiutarti!

 

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Un abbraccio

F.

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