PCOS e fertilità

Quando viene formulata una diagnosi di PCOS (Sindome dell’Ovaio Policistico) molto spesso la prima domanda che sorge è “riuscirò a rimanere incinta?”

E “ovaio policistico e fertilità come aiutare” è una delle ricerche più frequenti che viene fatta nel web. Da me arrivano molte donne che vogliono preservare e/o supportare la propria fertilità e che dalla diagnosi hanno letto molto, forse anche troppo, ritrovandosi con una grande confusione in testa. 

Devo davvero mangiare poco?
Devo perdere peso anche se non ne ho bisogno?
Cosa devo fare per me?

E’ quel “per me” nel porsi le domande che fa la differenza. 

La sindrome dell’ovaio policistico è una condizione altamente soggettiva, che varia da donna a donna e quindi non può esistere una soluzione giusta per tutte.

Si possono porre delle basi comuni, certamente.
Si può iniziare a “infarinare” un po’ il piano da lavoro informandosi da professionisti.

Essenziale poi però è comprendere e trovare cosa funziona al meglio per te e il tuo benessere fisico ed emotivo. 

Prima di buttarti a capofitto nell’ennesima dieta restrittiva prova a capire come stai vivendo tutto questo. Come stai, come sta il tuo rapporto con il cibo e il corpo soprattutto.

Ti lascio di seguito piccoli spunti di riflessione per comprendere se il tuo percorso di cura è adatto a te!

PCOS e fertilità: perché non è sufficiente dire “devi perdere peso”

Una cosa che si sente dire molto spesso da molti professionisti che si occupano di PCOS e fertilità è l’indicazione tassativa del “se perdi il 5-10% del tuo peso iniziale aumenti la tua fertilità”.

Ok, se in parte può essere vero, perché ci sono anche degli studi che supportano questo dato, dall’altra va sempre contestualizzato.

Non tutte le donne che soffrono di PCOS hanno necessità di perdere questo 5-10% di peso iniziale. Anzi, una perdita di peso sarebbe controproducente al loro metabolismo ormonale, aumenterebbe i livelli di stress e potrebbe anche essere triggerante per il loro rapporto con il proprio corpo. 

Ma con molte donne con cui ho lavorato questo era stato l’unico consiglio dato.
Perdi peso. 

E per prodigarsi nel seguire questo consiglio spesso si inciampa nelle diete più restrittive mai viste.

C’è anche da dire che invece per alcune donne con PCOS potrebbe essere davvero utile perdere peso e migliorare il proprio profilo nutrizionale, ma sono proprio queste donne che sperimenteranno più intensamente il fallimento dietetico. 

Motivi?

I più disparati, ma in primis c’è da considerare il fatto che la PCOS rallenta significativamente il metabolismo e una delle condizioni più associate a PCOS è l’insulino resistenza: il metabolismo più lento abbinato a livelli elevati di insulina fa sì che il corpo immagazzini più grasso. 

Oltre a ciò, il desiderio di carboidrati causato dalla resistenza all’insulina e dagli ormoni instabili della fame/sazietà può rendere più difficile per chi soffre di PCOS attenersi a una dieta fatta di regole e divieti. Detto questo, le donne con PCOS con cui lavoro hanno la più forza di volontà che abbia mai visto. Non è raro che seguano diete essenzialmente da fame per un periodo di tempo significativo e perdano a malapena peso.

A lungo termine però cosa vediamo?

Che la dieta restrittiva aggrava i sintomi della PCOS.

La fame e il basso livello di zucchero nel sangue contribuiscono all’ansia, allo stress, alla depressione e all’affaticamento. Il grasso viene utilizzato per la sintesi ormonale, quindi il tuo corpo ha bisogno di un adeguato grasso alimentare affinché i tuoi ormoni abbiano qualche speranza di funzionare correttamente. Il deficit calorico rallenta ulteriormente il metabolismo. E il tuo corpo ha assolutamente bisogno di un’alimentazione adeguata per le mestruazioni e per la fertilità.

Molto più utile della mera perita di peso è trovare un’alimentazione adatta che possa migliorare il profilo nutrizionale, che sia completa, adeguata ai bisogni e soprattutto anche gratificante. Molto più funzionale è lavorare sul rapporto con il corpo e con il cibo, trovando una strada che porti alla serenità e alla spontaneità alimentare. 

E’ essenziale imparare ad ascoltarsi

Siamo cresciute mettendo a tacere spesso i segnali del nostro corpo.
La fame in primis. 

Quante volte hai letto frasi del tipo “come combattere la fame?” o “come sopprimere la fame”.

Inoltre se hai una diagnosi di PCOS potresti trovarti confusa nell’ascoltare i segnali del tuo corpo: è davvero il tuo corpo o è la condizione metabolica dettata dalla PCOS?

Ma anche se soffri di PCOS devi ricordarti che ogni segnale che il tuo corpo ti manda sta raccontando un bisogno, ti sta dicendo qualcosa. 

Spesso i “segnali” più incriminati sono le voglie e per una donna con PCOS è tutto ricondotto all’insulina resistenza. Ma le voglie spesso sono le parole con cui il nostro corpo ci sta dicendo che siamo in un momento eccessivamente restrittivo a livello alimentare. 

Quindi invece di giudicare questi segnali, la prossima volta prova a chiederti “cosa mi stanno dicendo?”

L’alimentazione può aiutare per migliorare la fertilità con PCOS?

L’alimentazione può essere un aiuto, assolutamente, soprattutto in caso di alcuni quadri ormonali. 

Prima di tutto è necessario comprendere insieme le esigenze e delineare un insieme di abitudini e consigli per poter costruire una buona alimentazione, rispettosa della donna che sei. Senza aggiungere restrizioni, ansie e paletti rigidi, ma insegnando l’elasticità e la flessibilità. 

Ci sono accortezze specifiche per ogni donna che, in funzione della propria alimentazione di partenza, possono essere d’aiuto a gestire alcuni dei sintomi della PCOS. Anche nella tutela e supporto della fertilità, nei percorsi di ricerca di gravidanza e PMA.

Si lavora insieme sulla scelta degli alimenti, sulla composizione flessibile dei pasti principali, sulla gestione degli zuccheri e di quegli alimenti che possono finemente andare a migliorare altri aspetti.

La riduzione dei latticini per migliorare l’acne.

L’inserimento di alimenti funzionali alla produzione ormonale.

La comprensione di come alcuni alimenti possono supportare le varie fasi ormonali, in particolare l’ovulazione e la fase luteale. 

C’è un altro articolo dedicato alla PCOS sul mio sito e parla della scelta delle fonti di carboidrati

Dedicarsi anche al movimento, con consapevolezza

Piccola nota anche sul movimento, perché è un’altra indicazione che spesso viene data per la gestione della PCOS: fai più movimento.  Anche in questo caso bisogna comprendere il movimento di partenza ed eventualmente, se c’è bisogno, migliorarlo.  Un eccessivo stress può indurre il corpo a una situazione di maggiore stress e stanchezza, che non è funzionale alla gestione della PCOS. 

Trova un movimento che sia rispettoso dei tuoi ritmi, delle tue energie e della tua indole. 

 

Se hai domande scrivimi senza timori!

F.

 

Se vuoi approfondire questo tema, possiamo intraprendere insieme un percorso di cura.
Come primo passo puoi sfogliare le pagine di Alimentazione al femminile – PCOS, l’ebook dedicato a te!

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