terzo trimestre

Ultimi mesi di gravidanza: prepararsi alla separazione

Ecco il terzo trimestre: questo meraviglioso percorso, fatto di scoperte sorprendenti, cambiamenti, conoscenza, dolci emozioni e anche lacrime sta per terminare. E’ il momento in cui tu, futura mamma, devi prepararti al distacco dal tuo bimbo che hai portato in grembo e prepararti ad accoglierlo nel mondo.

Come i due articoli precedenti, anche quest’ultimo dedicato al terzo trimestre è scritto in collaborazione con l’ostetrica Roberta Nardulli.

Ecco gli articoli precedenti:

Parola all’ostetrica

Gli ultimi tre mesi sono quelli in cui elabori i vissuti della gravidanza e ti prepari a chiudere questa fase della vostra vita, ti prepari alla nascita e all’interruzione della simbiosi profonda che si è creata, magari a fatica, con il tuo bimbo nei mesi precedenti.

I cambiamenti ormonali degli ultimi mesi ti aiutano a lasciare andare e far venire al mondo il tuo bambino e ti aiutano ad accoglierlo e proteggerlo anche fuori dal tuo grembo.

Tutto ciò si manifesta dentro, ma soprattutto fuori dalla gravidanza: tante cose della vita quotidiana diventano tutto d’un tratto poco importanti, tanti impegni vengono rimandati per il desiderio di stare concentrati su di sé, in casa si ha voglia di riordinare, pulire e sistemare.

terzo trimestre

Cambiamento

Il terzo trimestre porta con sé un grande cambiamento psico-emotivo. E’ ambivalenza, perché ti sei adattata alla gravidanza, custodisci gelosamente una vita nuova, ma la pancia ora cresce e a volte ti stanca. Sei curiosa di conoscere il tuo cucciolo, ma sai che devi affrontare qualcosa di grande e ignoto prima del vostro incontro. Non vedi l’ora di conoscere il tuo piccolo, ma ti chiedi se sarai in grado di essere la sua mamma.

Serve una grande concentrazione, non ci si può distrarre per il cammino degli ultimi tre mesi. Si guarda in faccia questa ambivalenza per potersi convincere a lasciarsi andare, a lasciare andare se stessa in una dimensione istintiva, non controllante, pronta per lasciare andare questo bambino nel mondo.

Gli ormoni che hanno alimentato tutta la gravidanza ora hanno un andamento diverso.

Pian piano si convertono in ossitocina, l’ormone della calma del primo e secondo trimestre ora lascia spazio all’attivazione: l’utero inizia a dare a te alcuni segnali e la placenta invia segnali al tuo bambino. Tu, mamma, dovrai sintonizzarti con il tuo bambino, perché lo sprint finale di questo viaggio può partire solo se siete allineati tu e lui, se vi state ascoltando e incoraggiando a vicenda, se vi riconoscete questa ambivalenza e vi rassicurate.

L’ostetrica è la figura professionale che sorveglia questi passaggi, a volte li guida, incoraggia la famiglia a far luce su questa ambivalenza perché poi si scelga di partire tutti insieme. Mano nella mano con l’ostetrica tu scopri cosa significa lasciare andare e lasciarsi andare, sei autorizzata a farlo e ti riconosci competente. Puoi farlo e solo così il tuo cucciolino nella pancia sarà incoraggiato a lasciare la sua casa sicura per ritrovarti alla nascita!

I cambiamenti fisici del terzo trimestre

Dal settimo mese continuano i cambiamenti fisici: il tuo utero si fa sempre più spazio all’interno del tuo addome e il tuo bambino cresce, facendosi sentire per bene.

L’aumento di volume del tuo bimbo causa un cambiamento dell’assetto del tuo stomaco e del tuo intestino: lo stomaco sarà posizionato con direzione sempre più orizzontale e il tuo intestino avrà uno spazio sempre più ridotto, per cui il transito del cibo nel tratto digerente sarà più lento.

Questo potrebbe ripercuotersi sulla tua alimentazione, con la modificazione di dosi e frequenze dei pasti. Ti potresti accorgere di non riuscire più a terminare il tuo solito piatto di pasta oppure di sentirti piena dopo poche forchettate. Non spaventarti, è normale, ma questo necessita che tu riveda le tue abitudini alimentari per soddisfare i vostri fabbisogni.

Le nuove abitudini alimentari

Molto spesso il pasto più difficoltoso è quello della cena: è questo il momento in cui si riesce a mangiare davvero molto poco. E allora rivediamo un attimo come gestire i pasti nell’ultima fase della giornata.

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Cerca di pianificare delle cene più “leggere”, ad esempio con un secondo piatto e delle verdure. Se non riesci a consumare la quota di carboidrati che andrebbe associata al pasto per completarlo (pane, patate, cereali, …) puoi “anticipare” questa quota nel tardo pomeriggio, quando si manifesta la fame.

Ad esempio potresti fare la tua merenda (frutta, frutta secca, yogurt…) e poi, verso le 18:00, fare una sorta di aperitivo con una bella bruschetta di pane con pomodorini o con olio e origano oppure qualche cracker, grissini o taralli. A cena poi potrai più facilmente mangiare il secondo piatto cotto con cotture semplici e una piccola porzione di verdure.

Ricordati che le verdure, a causa della presenza delle fibre, riempiono moltissimo. Una piccola quota è sempre consigliabile inserirla, ma non eccedere con la porzione a discapito di altri nutrienti.

Se la sensazione di ripienezza si manifesta anche in altri momenti della giornata puoi giocare a frazionare anche gli altri pasti. Ad esempio se a pranzo prepari un piatto di pasta e non riesci a mangiare la tua solita porzione, puoi ridurla e mangiare prima o dopo una fetta di pane per raggiungere comunque la tua quota di carboidrati.

Puoi anche decidere di fare più spuntini durante la giornata se ti accorgi che i pasti ti saziano per poco tempo: è del tutto normale, purché tu scelga degli spuntini sani e nutrienti (ne avevamo visti alcuni nell’articolo dedicato al secondo timestre).

La sensazione di ripienezza precoce potrebbe ridursi nelle settimane a ridosso del parto. Infatti quando il tuo bimbo si incanalerà e la pancia scenderà, potrebbe dare più agio al tuo stomaco.

Acidità e reflusso: problemi tipici del terzo trimestre

Molte mamme soffrono, in questi ultimi mesi, di acidità gastrica e reflusso gastroesofageo. La causa è sempre del feto che preme sulla bocca dello stomaco.

In questo caso cosa puoi fare?

  • fai pasti piccoli e frequenti, evitando di riempirti troppo ai pasti e di avere quella sensazione di peso sullo stomaco. Meglio fare qualche spuntino in più e ridurre le porzioni ai pasti
  • fai attenzione ai grassi della tua alimentazione. Preferisci l’olio extravergine d’oliva aggiunto a crudo, evita intingoli e soffritti e alimenti ricchi di grassi saturi (carni trasformate, carne rossa, formaggi stagionati, burro, panna, gelati)
  • fai attenzione agli alimenti che possono irritare lo stomaco, caffè e cioccolato fondente in primis
  • evita di rimanere a digiuno troppo a lungo. Prevedi sempre dei piccoli spuntini: 2-3 taralli, un paio di grissini, un pezzetto di parmigiano, qualche mandorla bianca
  • se puoi dopo i pasti fai una piccola passeggiata per stimolare la digestione ed evita di coricarti subito
  • non indossare abiti che stringono a livello del torace e dello stomaco

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Un altro disturbo che può manifestarsi e peggiorare nel terzo trimestre è la stitichezza. Ne ho parlato in maniera approfondita in questo articolo che ti consiglio di leggere. Tieni presente che a ridosso del travaglio la motilità intestinale potrebbe aumentare, riportandoti alla tua regolarità o causando anche degli episodi di dissenteria.

Nelle settimane a ridosso del parto potresti avvertire maggiore esigenza di mangiare fonti di carboidrati (pasta, pasta, focaccia, pizza….) e zuccheri. E’ il modo che il tuo corpo ha per farsi delle riserve in vista del momento del travaglio, del parto e del post partum. Non a tutte le donne capita, può dipendere da come è stata gestita l’alimentazione durante la gravidanza o dalle singole esigenze, ma se dovesse succedere…non preoccuparti, è la natura che fa il suo corso!

E ora, goditi la fine del tuo viaggio!

F.

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